Adozione
“Un bambino da qualunque strada arrivi, è sempre benvenuto in una casa!”. E’ questa la filosofia che muove il nostro operare medico. In pratica i bambini, sia che siano concepiti in modo naturale, sia che provengano da tecniche di procreazione medicalmente assistita, sia che giungano tramite adozione di bimbi già nati, sono sempre un enorme regalo per una coppia e/o famiglia Il nostro centro medico, anche sulla base di una esperienza personale di uno degli operatori, pur mettendo in atto le tecniche più avanzate di riproduzione umana assistita, considera con grande favore e promuove anche l’adozione di bimbi già nati. In definitiva riteniamo che l’elemento fondamentale per la creazione di una famiglia felice non sia necessariamente la trasmissione del patrimonio genetico dei genitori ai figli ( che si realizza nei concepimenti naturali ed in quelli assistiti medicalmente di tipo omologo ) ma la profondità del legame affettivo che lega reciprocamente genitori e figli. Personalmente riteniamo che l’adozione non debba necessariamente essere un rimedio alla infertilità di coppia, oppure una soluzione “ultima” dopo il fallimento delle tecniche di procreazione umana assistita, ma possa essere anche una scelta ricca di contenuti affettivi anche per una famiglia che ha già bimbi o che comunque non abbia difficoltà al concepimento naturale. In quest’ultimo casi, accanto ai bambini naturali, potrebbe convivere nella stessa famiglia anche un bimbo adottivo, realizzando un modello di famiglia “mista”. Riteniamo quindi che nell’interesse sia dei genitori che dei bambini, un centro medico che si occupi in maniera adeguata di gravidanza, infertilità, procreazione medicalmente assistita debba necessariamente considerare con molto favore anche il tema dell’adozione. Durante l’incontro con una coppia che rivela un problema di infertilità, l‘operatore attento ed esperto deve valutare tutte le potenzialità genitoriali dei due partner, non solo quelle biologiche, ma anche il contesto psicologico, culturale, sociale ed l‘”atmosfera affettivo” in cui vive la coppia. Il “percorso” riproduttivo deve essere quindi necessariamente “disegnato” su ciascuna coppia come un abito su misura. In pratica, a parità di condizioni biologiche di difficoltà al concepimento naturale, vi sono coppie per le quali un progetto riproduttivo con elevati contenuti tecnologici è la soluzione ideale, mentre ve ne sono altre in cui l’invito ad intraprendere un cammino adottivo di un bambino già nato rappresenta la scelta più adeguata. Noi attribuiamo particolare importanza all‘ incontro iniziale con una coppia infertile, proprio perché vorremmo, conoscendo meglio non solo la storia clinica dei due partner, ma anche le loro aspettative, il vissuto psicologico della infertilità ed il loro più vasto orizzonte di tipo etico, culturale ed emotivo, essere in grado di disegnare il percorso riproduttivo non solo più efficace ma anche quello con minore rischio di sofferenza psicologica. Per tutti i motivi sopra delineati il nostro centro può fornire anche un valido supporto pratico e un sostegno psicologico per la coppia infertile che si rivolga all’adozione, soprattutto per quanto riguarda l’adozione internazionale. A volte la coppia di futuri genitori che si avvicina ad un progetto di adozione appare un po’ “spaventata”: i due partner hanno paura che il cammino intrapreso sia lungo e difficile, temono che gli incontri con gli psicologi, gli assistenti sociali ed i giudici del tribunale per i minorenni si trasformino in interrogatori a carattere poliziesco, temono che gli enti autorizzati non siano affidabili, temono che i paesi di origine del bambino creino difficoltà ed ostacoli burocratici, temono che il loro sogno di avere uno o più bambini a casa diventi sempre più lontano fino a d essere irraggiungibile. La coppia genitoriale che affronta un cammino di adozione internazionale va sostenuta ed aiutata lungo tutto il percorso. In genere va sempre spiegato alla coppia che la eventuale “severità” dei giudici del tribunale per i minorenni, le indagini svolte dagli assistenti sociali e dagli psicologi incaricati di valutare l’idoneità della coppia alla adozione non nasce da una immotivata “crudeltà” ma da un’unica importante ragione: garantire un’ottimale tutela per il minore che, grazie alla adozione, viene a vivere in una famiglia nuova, in un paese diverso da quello di origine e deve ricevere il massimo dell’accoglienza, dell’amore e della protezione possibile. Tenendo bene a mente questa finalità, le eventuali “asprezze” del percorso possono essere superate.