Mario Boni (Codogno, 30 giugno 1963) è un cestista e dirigente sportivo italiano.
Cresce cestisticamente nelle giovanili della Fulgor Codogno e nel 1982 debutta in serie C2 con la Pallacanestro Piacenza. L’anno successivo passa alla Pallacanestro Vigevano dove gioca due stagioni (la prima in Serie A2, la seconda in B).
Ceduto alla Panapesca Montecatini (proprio la squadra contro cui aveva perso il drammatico spareggio salvezza), trova qualcuno che crede in lui: dirigenza e pubblico gli chiedono di portare la squadra ad alti livelli. Rimane in Toscana per nove anni (1985-1994), conquista prima la serie A2 ed in seguito, nel 1989, per la prima volta la Serie A1. Con la squadra toscana riveste il ruolo di capitano dopo la partenza di Andrea Niccolai, giocatore con il quale Mario, nei primi anni in Toscana, compone la coppia chiamata dai tifosi “i gemelli del Basket“.
Nel 1993 vince il titolo di capocannoniere della massima serie (primo italiano a riuscirci 30 anni dopo Dado Lombardi).
Nel 1994, rivince la classifica dei marcatori a 30,5 punti di media, disputando 17 partite di campionato, poi si deve fermare in quanto risulta positivo al doping per una puntura di ricostituente a base di nandrolone[1] effettuata in piena estate dal proprio medico curante per motivi terapeutici. Viene comunque squalificato dalla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) per due anni. Si dichiara innocente e sulla vicenda scrive un libro dal titolo profetico: “Tornerò! più forte di prima”
« Io non sono la quercia che un fulmine può abbattere, un uragano sradicare. Io sono come la gramigna: quella, anche se bruci il campo, rinasce. Più forte di prima » |
Durante la squalifica emigra negli USA e si accasa prima nella United States Basketball League (USBL) con i Memphis Fire, poi nella Continental Basketball Association (CBA) con gli Yakima Sun Kings.
Ridotta la squalifica di 8 mesi, ritorna a Montecatini, in sua assenza retrocessa in A2, per il campionato (1995-96). L’anno seguente, grazie alla legge Bosman, fa di nuovo le valigie e si accasa in Grecia all’Aris Salonicco con cui vince una coppa Korać e una coppa di Grecia in un anno e mezzo di permanenza, dove diventa un idolo dei tifosi che ancora lo inneggiano. Con il club greco in gravi difficoltà economiche, a metà campionato 1997-1998 approda alla Virtus Roma dove rimane anche la stagione successiva. Qui si rende protagonista di un gesto che fa discutere: all’uscita dal campo di Pistoia, dopo aver appena affrontato la squadra di casa con la maglia di Roma, rivolge il dito medio verso i tifosi toscani che lo hanno insultato per tutta la durata dell’incontro a causa dei suoi lunghi trascorsi con la squadra di Montecatini, verso cui la rivalità è molto forte per ragioni campanilistiche. A Roma rimane coinvolto in un secondo caso di doping a seguito di un farmaco somministratogli dal medico sociale che si assumerà la piena responsabilità dell’accaduto[2] e dal quale esce completamente riabilitato.
Nel 1999 decide nuovamente di lasciare l’Italia per giocare in Spagna nella Liga ACB con i Los Lobos Cantabria, ma in terra iberica rimane per poco tempo e già nei primi mesi del 2000, si accasa a Roseto dove trascina la squadra in serie A1, contribuendo a centrare l’entrata nei play-off scudetto l’anno seguente.
Nel 2002 passa alla Sanic Teramo in Legadue, portando la squadra alla vittoria del campionato ed alla promozione diretta in Serie A. L’anno successivo è ancora a Teramo, dove disputa il campionato di Serie A e si conferma ancora una volta uno dei migliori marcatori italiani di tutti i tempi, raggiungendo la salvezza con la squadra abruzzese. Dopo la sua cessione, la società teramana deciderà di ritirare per sempre la maglia n°20.
Nel 2004-05 gioca a Jesi, in Serie A, e con la Virtus Bologna, in Legadue, per metà stagione, centrando la promozione. Nel 2005-06 torna a Montecatini, in Legadue, formando di nuovo la coppia con Andrea Niccolai.
Nel 2006-07, a 43 anni, scende di una categoria legandosi all’Assigeco Casalpusterlengo, formazione vicina alla sua Codogno con l’obiettivo di raggiungere la promozione in Legadue, la quale però non viene subito raggiunta: nel 2006-07 è Pistoia a fermare i lodigiani alla bella della serie di semifinale play-off. Nel 2007-08 l’Assigeco di Super Mario si blocca, ancora in semifinale, contro Treviglio. Per la stagione 2008-09 torna a Piacenza, società di C Dilettanti (l’ex C1) dove ritrova un altro grande: Hugo Sconochini. Qui riesce a conquistare la vittoria nella coppa Italia di categoria e personalmente si aggiudica il titolo di capocannoniere (per lui addirittura 39 punti in finale) e di miglior giocatore della manifestazione. A fine regular season vince anche la classifica marcatori di C Dilettanti, chiudendo il torneo con 25,5 punti a partita ed un totale di 715 in 28 gare disputate. E puntuale arriva anche la promozione in Serie B Dilettanti, ex B2. La stagione 2009-10 lo vede ancora una volta protagonista in campo, sempre con Piacenza, mentre allo stesso tempo commenta alcune gare delle squadre italiane impegnate in Eurolega sul canale satellitare SKY Sport. A fine stagione la squadra ottiene un’altra promozione, stavolta in Serie A Dilettanti, grazie anche ad un Boni che chiude nuovamente da miglior marcatore del campionato. Nel corso della sua carriera si è guadagnato il titolo di capocannoniere in ciascuna delle cinque maggiori categorie italiane, dalla A1 alla C Dilettanti. Nell’agosto 2010 Super Mario, pur mantenendo il ruolo di dirigente sempre a Piacenza (che ritirerà la maglia nº 15), decide di scendere di nuovo di categoria fino al campionato di C regionale (sesta serie) ad Arese. Ma dopo questa brevissima parentesi va a Monza in B Dilettanti dove all’età di 47 anni chiude la regular season 2010-11 da miglior realizzatore del suo girone. Nell’estate 2011 firma per il Basket Roveleto in DNC, nuova denominazione della quinta serie nazionale.
Chiude la sua carriera nel 2012, dando l’annuncio a Sky Sport 24, lasciando l’attività agonistica e iniziando la carriera da giornalista. Nella stagione 2012-2013 è dirigente della Pallacanestro Piacentina. L’11 settembre 2013, a 50 anni compiuti, ritorna alla pallacanestro giocata entrando nel roster del Monsummano, cittadina a pochi chilometri da Montecatini con cui disputa la stagione del campionato di Divisione Nazionale C, ottenendo per l’ennesima volta una promozione.Nel 2016 vince il campionato provinciale e il titolo regionale con gli Augies Montecatini nella categoria UISP.
Nell’aprile 2017 torna in campo in un torneo FIP con la Gilbertina in Serie D realizzando 15 punti nella partita d’esordio.