La sua carriera inizia con la University of Southwestern Louisiana; nel 1983 sbarca nei Paesi Bassi per restarvi un solo anno. Nel 1984, l’agente Dario Santrolli lo segnala ad Attilio Pasquetti, team manager della Sebastiani, facendolo così arrivare in Italia insieme a Joe Bryant, giocando per la Rieti per una sola stagione; dopo questa stagione milita nelle squadre di Cantù negli anni 1985-1988, Treviso dal 1988 al 1991, Pistoia dal 1991 al 1993 e Fortitudo Bologna dal 1993 al 2000.
Dopo ben 13 anni, è tornato a Cantù all’inizio della stagione 2000-01 fino alla regular season 2005-06[1]
Nella sua così longeva carriera cestistica, Dan Gay ha conquistato uno Scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane.
Per effetto della sua acquisizione della nazionalità italiana, è stato anche convocato in nazionale e con questa ha vinto l’argento agli Europei del 1997.
Sposato con Carla Eva, dall’ottobre 2006 ricopre la carica di ambasciatore del settore giovanile della Fortitudo Bologna, dove gioca suo figlio Louis nato nel 1992. Dopo un breve periodo di inattività è rientrato sul parquet vestendo nuovamente la maglia della squadra fortitudina.
Dopo la cessione della Fortitudo da Michele Martinelli a Gilberto Sacrati, il 27 marzo 2007 è stato nominato allenatore della formazione fortitudina.
Dal 4 luglio 2007 è il nuovo Team Manager della Scavolini Pesaro, firmando un contratto biennale.
Nel novembre 2008 torna a giocare con il Loreto Pesaro nella serie D marchigiana. Nel 2009 viene nominato Team Manager della Nazionale Italiana.
Ad ottobre 2009 viene tesserato dalla società Libertas Ghepard[2], militante nella serie D emiliano-romagnola, con la quale il 5 giugno dell’anno seguente ottiene la vittoria del campionato e la promozione in serie C2 regionale. Dal 2010 veste ancora la maglia n° 17 della Libertas Ghepard, della quale a quasi 51 anni è uno dei punti fermi.